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Salampatata

 

 

Il suo nome rievoca quasi un personaggio da favola!

Invece, si tratta di un prodotto nato per necessità, dall'inventiva e dalla fantasia degli abitanti della zona. Oggi è inserito nel “Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino”.

Durante la seconda guerra mondiale aggiungere patate bollite alla carne, magari non di prima qualità, era un modo per avere un cibo povero ma allo stesso tempo nutriente e gustoso.

Le spezie utilizzate come condimento rendevano poi l'impasto profumato e sorprendentemente prelibato.

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Secondo la “ricetta tradizionale”, per ottenere il caratteristico sapore, il composto deve avere il 60% di carne e il 40% di patate (… anche se le famiglie più povere “baravano” sulle percentuali!). Il condimento è a base di un particolare infuso composto da vino rosso in cui si sono lasciati macerare cannella e chiodi di garofano, poi si aggiungono sale, pepe, e macis.

Il budello deve essere assolutamente naturale; prima del consumo bisogna lasciarlo “riposare” e asciugare per un giorno.

Il periodo di produzione va rigorosamente da settembre ad aprile.

Si gusta da solo sui crostini, riscaldandolo al forno o in acqua calda, ma viene utilizzato anche come ingrediente di ricette: dalla frittata, al risotto, alle lasagne “Canavesane con Salampatata”, agli agnolotti ripieni.

Nelle ultime due settimane di gennaio a Settimo Rottaro si svolge la Sagra di questo originale salume, per la cui tutela è stata costituita l'Associazione dei produttori del Salampatata.

 

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