top of page

Miasse

Ecco sua maestà la Miassa!

È solo un sottile e fragrante rettangolo di farina di granturco, ma quanto fascino!

Si mangia come pane per accompagnare piatti tipici e si può farcire in vari modi.

Il suo gusto neutro  ben si combina sia con il salato che con il dolce.

La ricetta tradizionale prevede solo farina e acqua (niente sale). Di fronte alla semplicità degli ingredienti vi è un procedimento particolarmente complesso: sono necessarie un'ottima manualità e tanta pazienza!

20181019_084012.jpg

​

Le persone “anziane” sono quelle più esperte e tramandano il segreto alle nuove generazioni. Per chi vuole imparare  poi, esistono dei  veri corsi di formazione!

L'impasto non deve essere particolarmente denso. Fondamentali sono gli strumenti da utilizzare: la piastra di ferro con le quattro “orecchie” preriscaldata sul fuoco e  la  spatola (14x20 cm) utilizzata per stendere l'impasto. Il tempo massimo di cottura è  di tre minuti… È una caratteristica l'aspetto leggermente “bruciacchiato”. Naturalmente se ne fa una alla volta e  anche saperla ripiegare  per farcirla è  quasi un’arte!!

Sono diversi gli "eventi" collegati alla miassa:il secondo sabato di settembre a Tavagnasco si tiene la relativa Sagra, il 24 maggio a Settimo Vittone, per tradizione, si mangiano con l’originale e gustoso  Salignun, a fine ottobre  vengono preparate per le strade di Banchette  in occasione della Sagra del "Pignoletto Rosso".

bottom of page