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Fritto misto

È un piatto diffuso in tutto il Piemonte, tanto da essere definito “alla piemontese”; tuttavia nella zona di “Ivrea e Dintorni” si arricchisce e assume una sua peculiarià.

Caratteristica principale è la varietà e la ricchezza dei pezzi.

La ricetta base prevede 5 “pezzi” salati (fettina di vitello, fettina di pollo, salsiccia, fegato di vitello e cervella), 5 “pezzi” dolci (semolino dolce, prugna, pesca, amaretto e cavolfiore).

Ricerca e sperimentazione hanno fatto si che si possa arrivare anche a... 30 “pezzi”! Il tutto deve essere accompagnato da carote “saltate”.

Nel suo accostamento dolce-salato si presenta come un piatto “coraggioso”, da cui emerge una singolare armonia.
A tavola è considerato un piatto estremamente “versatile” poichè può essere servito come piatto unico, ma anche come secondo o antipasto. Meglio se, in una cena “a tema”, rappresenta l’unica pietanza servita….accompagnata dall’ottimo vino del territorio.
Per preparare il  fritto misto  perfetto è necessaria una grande maestria affinchè risulti asciutto, leggero e raffinato...nonostante si tratti di frittura! Naturalmente deve essere preparato  sul momento perchè  si deve gustare ben caldo.
I ristoranti di solito preparano il piatto su prenotazione e per un numero minimo di persone. ..e quello che avanza si può portare via. E' possibile richiederlo tutto l’anno tranne che nei mesi più caldi perché non si riuscirebbe ad apprezzarne tutta la bontà.


 

 

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